World Harmony Run sulle piste da sci

 

Era da molti mesi che nei pensieri e nel cuore di Lidia risuonava come un  mantra un unico pensiero“marcialonga e World Harmony Run” ma, ahimè io non sapevo nemmeno cosa fosse la marcialonga e l’idea mi spaventava al quanto, così cercai di prender tempo, ma Lei non demordeva e a giorni alterni insistentemente mi chiedeva “hai chiamato?”. Così mi decisi e a settembre contattai gli organizzatori proponendo loro un gemellaggio ma la cosa non piacque  perché non vedevano alcun nesso tra i due eventi se non che iniziassero entrambe il giorno 27 ma con qualche mese di distanza. Che bello, la mia mente aspettava proprio questa risposta, così avrei potuto concludere il 2007 con tutta tranquillità.

Poi, però, ad ottobre a New York una strana vocina si fece strada dentro di me e poichè Lidia continuava ad insistere, decisi di riprovare. Così appena tornata a casa ripresi i contatti e feci saper loro che, sebbene il fondatore Sri Chinmoy ci avesse appena lasciato, credevamo profondamente in questo gemellaggio e che sarebbe stato bello cooperare insieme. Beh questa fu la prima ed anche l’unica volta in cui il direttore generale della marcialonga “la mitica signora Trettel” mi rispose con estrema gentilezza e disponibilità: dopo qualche giorno arrivò la bella notizia che il caro presidente era entusiasto della World Harmony Run ed aveva accettato la nostra idea e aspettava delle nostre proposte.

Grazie alla collaborazione di molti discepoli è iniziato così un periodo fitto di corrispondenza ma ahimè quasi ogni nostra proposta trovava sempre qualche opposizione del direttore generale (la mitica signora Trettel). Così per numerose settimane l’unica cosa “certa” erano le 5000 brochure della WHR  nei pacchi gara dei partecipanti. Solo una settimana prima della gara hanno accettato  incontrarci di persona per discutere sulla modalità della nostra  partecipazione alla cerimonia di apertura del sabato sera.   Devo ammettere che in molte occasioni, se mi fossi trovata da sola in questo progetto, avrei gettato subito la spugna ma come sempre l’unione fa la forza: quando lo sconforto  prendeva il sopravvento  c’era sempre un caro discepolo che trovava la parola giusta al momento giusto.

In un battibaleno ci siamo tutti ritrovati sabato 26 Gennaio a Masi di Cavalese per la cerimonia di apertura. Eravamo in tanti, faceva un gran freddo ed eravamo in coda al corteo affiancando il tedoforo della marcialonga. Poi la torcia della WHR e quella della marcialonga hanno acceso insieme il tripode dando il via all’edizione 2008 della Marcialonga la gara agonistica di sci di fondo seconda al mondo per importanza. Che emozione, mentre c’era in sottofondo l’inno della WHR, siamo saliti sul palco con le bandiere che sventolavano, con la Torcia accesa e Roberto di Torino in soli pochi minuti ha presentato con il massimo entusiasmo la WHR. Alla fine della cerimonia eravamo molto infreddoliti, ma molto contenti. Il presidente Weiss della Marcialonga, che abbiamo conosciuto per la prima volta in questa occasione, era anch’egli molto contento, ci ha abbracciato più volte e si è prestato molte volte a farsi fotografare tenendo la torcia perché, come egli stesso ha ammesso, anche la marcialonga nacque decine di anni fa con lo spirito di solidarietà e di amicizia tra le comunità montane. Poichè l’impatto con il caro Presidente era stato dei migliori, presi coraggio e gli chiesi se la torcia della WHR poteva aprire la gara la mattina seguente. Egli accettò senza riserve e ci disse che la mattina seguente ci avrebbe aspettato alla partenza e avremmo consegnato la torcia alla cesarina. Accidenti pensai che splendida occasione perché la stessa proposta era stata negata dal direttore generale (la mitica signora Trettel) qualche settimana prima. Era rimasto solo un problema: chi era la cesarina? Non  avevo avuto il coraggio di chiederglielo!

La mattina seguente fu qualcosa di bellissimo perché del tutto inaspettato. Siamo arrivati presto davanti alla linea di partenza, c’erano già tutti i campioni davanti a noi che si scaldavano, e finalmente dopo poco arrivò il caro presidente che fece schierare tutto il gruppo della WHR sulla linea di partenza. Mamma mia che emozione! Davanti a noi c’era questo fiume di atleti, di energia, la televisione che ci riprendeva, i fotografi e il caro Presidente che ci raccomandava di tenere ben in vista la torcia.

Dopo questo incredibile inizio, le intrepide ragazze (perché tutti i ragazzi erano sui campi da sci) si sono catapultate a Cavalese per l’arrivo degli atleti, con la speranza di scattare qualche foto con i campioni.  Ebbene, per grazia ricevuta siamo riuscite a superare le transenne che delimitavano la zona di arrivo degli atleti e subito dopo le premiazioni abbiamo bloccato un uomo alto e magro tutto vestito di nero. Ero convinta che fosse lui il campione, ma dopo aver scattato foto e spiegato cosa fosse la WHR mi disse che era arrivato secondo, il primo era suo fratello.Ohi che figure! Così il solito temerario gruppo di girls si sono lanciate subito questa volta  verso il vero campione  immortalandolo con la torcia della WHR.

La missione era ormai compiuta  e prima di ripartire per le nostre care città ci siame gustate  queste belle montagne assaporando strudel e tazza calda di cioccolata con panna montata.

Antarajyoti

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