La Maratona degli Argini

Il centro Sri Chinmoy di Padova ha organizzato una 42 km immersa nel silenzio DELLA NOTTE, e nella pace di uno degli angoli più caratteristici della campagna padovana, dove acqua e terra incontrandosi si fondono in un'incantevole armonia.

La notte di sabato 27 maggio si è corsa a Padova la I° MARATONA DEGLI ARGINI.
La gara si è svolta lungo gli argini del Fiume Piovego, un tracciato interamente sterrato e chiuso al traffico di 5 km dal ponte di via Facciolati al Bassanello e ritorno.
Alla partenza, alle ore 23.00, c’erano ben 15 entusiasti corridori provenienti dai Centri Sri Chinmoy del Veneto, dalla Lombardia, dalla Toscana e dall’Emilia Romagna.
Alcuni come Monika, nazionale italiana delle 24 ore di corsa, e Boris, veterano delle ultramaratone erano dei veri esperti della corsa, per altri come Sandro e Silvia di Bologna questa era assolutamente la prima esperienza di un certo impegno.
Una breve, ma intensa meditazione, un sorriso e la gara ha avuto inizio.
Fin da subito Boris, e la coppia Monika e Rossella, hanno impostato la loro gara su ritmi molto alti, mentre gli altri corridori hanno preferito iniziare con più prudenza.
La notte è stata molto umida, ma la temperatura era ottimale e nessuno ha particolarmente sofferto gli sbalzi termici.

Arrivava primo Boris in 3 h 54 m. e, per le ragazze Monika in 3 h 57 m.
Secondo un ottimo Diego con un nuovo personale di 4 h. 32 m e una bravissima Rossella che finiva la gara in 4 h. 33 m.,sfiorando il proprio record.
Ma bravissimi sono stati proprio tutti a cominciare da Gianni e Tamara, Sandro e Silvia che senza nessuna preparazione, con grandissimo coraggio si sono lanciati per la prima volta in  questa bellissima sfida con sé stessi.
E un plauso meritano Marco, Stefano, Giancarlo, Michela e Shadri che con costanza, impegno e pazienza hanno portato a termine la gara.

All’ultimo a giungere al traguardo, alle 7.00 del mattino, è andato un premio alla tenacia e alla determinazione, e poi finalmente ci si è potuto concedere un po’ di meritato riposo.

Michela: ”E’ stata una bella maratona, la notte c’è sempre un'energia particolare. Il momento più difficile al 25° km tra le due e mezza e le tre, ma poi passato questo, mi ha dato tantissima gioia veder nascere l’alba. La natura ha cominciato a risvegliarsi, ed improvvisamente nuove energie nascoste sono venute alla luce, nell’ultimo giro mi sono sentita portata spontaneamente a meditare.
Faccio i miei complimenti all’organizzazione, soprattutto ai volontari del ristoro che hanno sostenuto i corridori in modo entusiastico: era un piacere arrivare al rifornimento”.

Boris:”E’ stata una maratona particolare, senza l’apprensione agonistica, ma con il senso dell’autotrascendenza e dell’unità con gli altri. C’è stato molto scambio umano, i corridori più esperti davano molti consigli ai maratoneti con meno esperienza.
Ben quattro runners hanno corso per la prima volta una maratona, tra cui il bravissimo Gianni, a 50 anni. Siamo stati molto fortunati e molto felici della presenza di Monika, che con la sua capacità e caparbietà, ma anche gentilezza e premura ha aiutato ed ispirato l’intero gruppo”.

Shadri

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