Dalla gioia di meditare alla gioia dello sport

IMG_1005-01.jpg

Uno dei momenti più dinamici all’interno dei Centri Sri Chinmoy è la pratica di attività sportive. Queste si alternano in maniera attiva e gioiosa con la pratica della meditazione silenziosa. Nel silenzio della meditazione ricerchiamo l’essere uno, ovvero la personale crescita e il contatto spirituale con la realtà interiore che esiste in noi, negli altri e nella vita. Nell’attività sportiva invece diamo espressione dinamica al corpo e all’energia vitale. Sentiamo però che i due aspetti sono correlati e si aiutano a vicenda.

Lo Sri Chinmoy Marathon Team trova ispirazione dall’insegnamento di Sri Chinmoy, dando importanza tanto alla pace interiore quanto al dinamismo esteriore.  Il team raggruppa le persone del Centro Sri Chinmoy che fanno pratica sportiva, in particolare la corsa. Inoltre, organizza corse di ogni distanza aperte a tutti. Le corse più diffuse sono le popolari “2 miglia” che oltre 100 città svolgono su base settimanale. Queste corse non sono competitive e chiunque può partecipare, che sia allenato o meno, grande o bambino. Tuttavia viene stilata una graduatoria, sia nella singola città, sia una graduatoria internazionale che unisce le migliaia di partecipanti di quella settimana, non importa dove abbiamo corso, che sia Londra o Milano, Mosca o Sydney.

Lo Sri Chinmoy Marathon Team italiano nacque nel 1988, anno in cui organizzò le prime serie di queste corse. Il team è attivo nella maggior parte dei paesi europei, dove da circa 20 anni organizza corse e gare di vario genere. Molte sono podistiche, ma ci sono anche gare di bici, triathlon e competizioni di nuoto.

Tuttavia, come fa intuire il nome, la vocazione spinge verso distanze più lunghe. Sono molte le gare organizzate dal team che vanno dai 10 km alla maratona, la classica distanza di 42,2 km che secondo la leggenda venne percorsa a piedi dal villaggio di Maraton, nell’antica Grecia, fino ad Atene, per annunciare la vittoria degli ateniesi sui persiani. Sri Chinmoy, che nel 1978 volle correre lui stesso a piedi quel percorso storico, scrive che la maratona riveste un ruolo speciale nel mondo dello sport. Questa è la distanza simbolo della corsa di resistenza, di un lungo percorso. Anche se esistono le ultramaratone, la maratona avrà sempre un ruolo speciale nello sport. “La vita spirituale è una maratona, una maratona interiore che non termina mai”, scrive Sri Chinmoy.

Il team venne fondato nel 1978 a New York. In quei primi anni, molto spesso si vedevano uomini e donne con la divisa “Sri Chinmoy Marathon Team” nei numerosi parchi di New York e dintorni, per conto loro o come partecipanti a delle gare, frequentemente organizzate dal team stesso. Sri Chinmoy fu da esempio in prima persona: era quotidianamente sulle strade per gli allenamenti, che lo portarono a percorrere anche oltre 100 km alla settimana. A volte da solo, a volte seguito dai suoi studenti, di notte o di giorno, l’esempio di Sri Chinmoy mostra come lo sport può integrare e rafforzare la nostra crescita interiore. Egli usa il termine “corsa interiore e corsa esteriore”, affermando che vanno di pari passo, integrandosi a vicenda. Per corsa interiore intende il lungo percorso di evoluzione della nostra anima. “La corsa esteriore è una soddisfazione colossale, la corsa interiore è una soddisfazione perpetua”.

Sri Chinmoy strinse in quegli anni amicizia con Fred Lebow, il fondatore della maratona di New York. Per anni il team collaborò nell’organizzazione del grande evento, gestendo alcune stazioni di ristoro, i pacchi gara, e ripulendo il Central Park all’arrivo. Ma soprattutto portando centinaia di partecipanti e con questi il più grande contingente di una singola società sportiva. Nel 2002 lo Sri Chinmoy Marathon Team creò la propria maratona, che da allora si tiene ogni anno nel Rockland lake state park a nord di New York.

Nel corso degli anni, membri del team hanno esplorato i confini dei propri limiti confrontandosi con distanze molto lunghe, mettendosi a sfidare le apparenti limitazioni. Ne consegue la partecipazione a corse di 24 ore e alla maratone delle sabbie nel Sahara; diversi membri del team hanno avuto successo nella traversata della manica a nuoto. Il motto è “self-transcendence”, ovvero trascendere sé stessi. Al giorni d’oggi il team organizza centinaia di gare all’anno, e fra queste circa 30 eventi oltre la maratona. Per coloro che vi partecipano, sono esperienze profonde e indimenticabili; vi è qualcosa che nessuna altra esperienza ti offre. Ne è conferma il fatto che chi si dedica alle corse di più giorni continua a farlo di anno in anno.

Per noi, praticanti della meditazione, la corsa è una risorsa e una grande gioia. Un modo spontaneo e dinamico per dare espressione e condividere la gioia interiore. Corriamo spesso, anche se pochi chilometri solitamente. Però diversi di noi hanno già fatto anche una maratona. Poi, qualcuno è andato oltre. Per esempio Stutisheel Lebedev di Kiev, Ucraina. Lui ha partecipato 6 volte alla corsa più lunga (3100 miglia). Alla domanda: “perché participi a questa corsa?”  Stutisheel risponde: “Per me, questa è vera vita. Solitamente ci sono tante cose artificiali nella vita quotidiana: insincerità, gelosia, competizione. Ma quando corri, tutto ciò si fa gradualmente da parte e tu cominci a toccare quello che è reale in te.”  Stutisheel è una persona come altre. Ha il suo lavoro, la sua famiglia e altri impegni. E’ umile e parla poco, non sente di avere doti particolari. “Abbiamo molto più talento e capacità di quanto noi crediamo”, ci dice. Chi vuole accettare la sfida?

Nivedak

 

“Cerca di essere un corridore, e cerca tutto il tempo di superare e andare oltre ogni ciò che ti disturba e ti sbarra la strada. Sii un vero corridore, affinché nella gara l’ignoranza, le limitazioni e le imperfezioni rimangano ben dietro a te.”

Sri Chinmoy